MARIA LA ROSA

INTERVIEW BY MARCO ANTONIO MARRA

PHOTOGRAPHY BY VALERIO MOTTA

STYLING AND ART DIRECTION BY SEBASTIAN PALOMARES

Maria La Rosa definisce il suo io creativo intorno ad un telaio e attraverso i viaggi che hanno scandito la sua vita. Dal cuore della Sicilia, passando per Milano, un salto a Parigi per poi finire nella lontana Australia, terra che l’ha accolta con la sua famiglia. 

L’unico mondo lontano pare solo essere quello delle tendenze. I macrame gli uncinetti e i ricami riportano ad un’eleganza nomade e contemporanea, anacronistica e di gran personalità.


1. Cos’è cambiato dalla partecipazione di Who is on Next fino ad oggi, i cambiamenti sostanziali che hanno determinato il vostro brand image?

L’esperienza di Who is On Next ci ha permesso di venire a contatto con un altro mondo,quello dell’industria. Nelle collaborazioni abbiamo applicato il nostro know how, tessuti fatti con telai artigianali e la nostra ricerca tessile all’industria.


La sperimentazione ha ampliato le nostre conoscenze, arricchendoci, abbiamo avuto modo di seguire le varie fasi della produzione, dall’idea alla realizzazione, alla comunicazione, alla commercializzazione del prodotto finale infine alla promozione presso i vari stores in paesi diversi.


Da allora molta strada è stata fatta, noi comunque cerchiamo di mantenere intatta la nostra specificità, continuando a realizzare un prodotto totalmente Made in Italy fatto a mano con telai artigianali, la stessa ricerca anche per le calze, disegnate da noi, prodotte su macchina ma rifinite  a mano.

2. La tradizione appare come una delle cose più rilevanti quando si parla di lavorazioni 100 % italiane. Come preservare questo valore mantenendolo nel tempo invariato?

L’anima del nostro brand sta nell’artigianalità, nella ricerca sia d’intrecci nuovi che di materiali diversi che di tecniche antiche di lavorazione, oltre la tessitura anche il macramè, legature di nodi fatti a mano di origine moresca.


Con fatica e determinazione continuiamo a lavorare convinti che in questa nostra specificità stia il valore dei nostri prodotti sia che siano borse in tessuto che calze.
Far ricorso a tecniche antiche di realizzazione distinguono i prodotti italiani riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

3. Qual’e’ la vostra cliente tipo? Un archetipo che incarni il vostro stile di donna.

Creando immaginiamo una donna libera da condizionamenti, di personalità tenace e forte, una donna che viaggia attraversando il mondo con curiosità, capace di riconoscere gli oggetti originali e di indossarli accostandoli in modo apparentemente casuale ma in realtà facendo riferimento a un suo immaginario culturale ricco di letture e film.

4. Ci sono numerose collaborazioni all’interno del vostro curriculum creativo. Come si riesce a mantenere il proprio DNA rapportandolo con aziende esterne?

Quando collaboriamo con altre aziende mettiamo in campo tutta la nostra creatività, il nostro sentire la moda, la nostra percezione del colore con molto impegno cerchiamo di realizzare una collezione che anche se in altri materiali e forme ci permetta di riconoscerci.


Usare le navette del telaio o gli aghi della maglieria sono solo strumenti per esprimersi
ma l’impronta che diamo è riconoscibile.

5. Una ispirazione ricorrente?

La strada è fonte inesauribile di idee, guardandoci attorno traiamo molti spunti poi uno schizzo, una traccia sviluppano l’idea. I libri, i film spesso sollecitano il nostro immaginario.

6. La ricerca di materiali sembra il vostro fiore all’occhiello guardando da vicino i vostri prodotti. Da dove nasce questo amore?

Dal piacere di toccare, di maneggiare filati, toccare le stoffe, la loro morbidezza o ruvidità, il tatto insomma e da lì inventare, immaginare. E’ qualcosa che è nel nostro DNA.

7. 5 parole chiave che riassumono in breve la vostra cifra stilistica

Ricerca, passione, intreccio, trame, fili.

8. Qua l’è il suo ricordo più emozionante legato al mondo della calza? Amava usarle da bambina?

Le calze sono il particolare che completa, che dà il tocco particolare che o contrasta o accentua un insieme.


Certo da bambina le usavo, ma quello che ricordo di più sono le calze corte jacquard, disegno camiceria, indossate spesso da mio padre in più colori nei toni dal beige al marrone.

9. C’è un film o una opera che la ispira particolarmente e le piace rivedere spesso?

I film di Wes Anderson, li adoro, li guarderei sempre però anche molti altri mi viene in mente i film di Visconti per esempio Morte a Venezia.

10. Quali sono i vostri progetti futuri? Avete in cantiere nuove collaborazioni? Quali nuove sfide per l’avvenire?

Futuro si delinea man mano, a volte ci si immagina  un percorso ma poi un’idea spariglia le carte e tutto cambia. Comunque è ricco di progetti, d’idee che frullano nella testa.


I libri come l’arte sono per me fonte di grande ispirazione, ne cerco sempre di qualsiasi genere, recentemente ho acquistato un libro di una botanica e illustratrice olandese vissuta nel settecento. Dalla natura puoi prendere molto.



Special thanks to FANTA - MLN

Art: Roberto Fassone

1. Le origini dell’ Universo

Quindici surfisti stanno pensando alle origini dell’Universo in riva all’Oceano Pacifico.

2.Rebel Rebel

1lt of Pepsi in 5 bottles of Coca - Cola and 1lt of Coca-Cola in one bottle of Pepsi